COME AVERE UNA BUONA VOCE

Ciao ragazzi benvenuti nel blog di Improve Your Mix. Oggi parleremo della voce e di come sia importante avere una traccia perfetta prima di andare a mixare. Esatto! Non è normale che tu debba sempre stravolgere la voce per farla suonare nel migliore modo possibile. Questo elemento deve arrivare nel mix già in ottime condizioni per essere successivamente migliorato e inserito al meglio nella strumentale. Se non ci credete provate a recuperare il raw stem della lead vox di una canzone di Micheal Jackson; suona già molto bene per una serie di motivi: la sua bravura innanzitutto, il microfono, la stanza e il preamplificatore. Quindi cerchiamo di capire come fare ad ottenere il miglior risultato possibile. Molti di voi non hanno uno studio e un Micheal Jackson a portata di mano, ma non per questo bisogna abbattersi. Non c’è da nascondere però che se volete migliorare la qualità del vostro prodotto dovete anche pensare di includere uno sforzo economico per fare un upgrade o comprare delle apparecchiature nuove per il vostro home studio. Non perdiamo altro tempo e iniziamo.

Il primo aspetto che bisogna affrontare è quello del cliente con cui state registrando le voci. La prima cosa che bisogna fare è creare un rapporto, cercando di capire la persona che hai davanti, come ragiona, quali sono i suoi gusti. Per ottenere il miglior risultato possibile deve crearsi complicità e sintonia. Per questo motivo devi portare il cliente ad essere a suo agio in un passaggio molto delicato, perché scrivere e dover cantare un testo è un momento particolare e speciale dove l’emotività può giocare brutti scherzi. Compiere dei piccoli gesti come offrirgli qualcosa da bere quando canta, migliorerà il vostro rapporto e lo farà sentire a casa. Per aiutare il cantante innanzitutto devi metterti al suo pari e non devi per nessun motivo porti su un piano superiore e fare il “capo”. Il tuo obiettivo è la collaborazione e lo scambio di idee che porterà il risultato finale ad un livello superiore. Detto ciò devi ricordarti che devi essere tu la guida del progetto e sei tu che devi aiutare il cantante diventando il suo “Vocal Coach” aiutandolo su intonazione, vocalità, tecniche vocali, interpretazione e calibrazione del tono per tirare fuori il meglio dalla linea melodica.                              In fase di registrazione, se hai la possibilità, la prima cosa da fare è la scelta del microfono. Non tutte le voci sono uguali e a seconda di come coprono lo spettro delle frequenze ci saranno dei microfoni più adatti. L’ideale sarebbe avere in fase di registrazione due microfoni posizionati vicini tra di loro per capire quale tra i due è il migliore o se uno è più adatto ad una sezione del brano piuttosto che l’altra. Se non hai dei microfoni PRO puoi fare un investimento su un plugin che emula i microfoni per cambiare la risposta in frequenza.

Inoltre è fondamentale avere una piccola cabina o stanza predisposta alla registrazione delle tue voci. Ti potrebbe aiutare la creazione di un piccolo spazio trattato con pannelli fonoassorbenti per asciugare le riflessioni indesiderate e ricordati di usare delle cuffie chiuse per non avere rientri della base quando registri. Ma non limitarti a questo. Spesso ci si dimentica che anche dal pavimento possono arrivare delle risonanze indesiderate o rumori dovuti ai materiali utilizzati e per ovviare a questo problema puoi utilizzare un tappeto molto robusto o un tappeto acustico professionale.

Dopo il microfono bisogna scegliere il giusto preamplificatore che non si limita a dare volume al tuo microfono, ma lo colora dando sfumature uniche al tuo suono. Il primo acquisto hardware che si fa in home studio spesso è proprio il preamplificatore che viene preferito ai plugin per il suo suono caldo e il carattere che dà alla voce. Nel momento in cui userete un preamplificatore dovrete stare attenti al gain sia per non fare clippare la voce nella DAW sia per non avere degli scompensi nella traccia di voce. Per questo motivo un consiglio è quello, ad esempio, di dividere la registrazione per abbassare il gain quando c’è una parte urlata evitando l’errore di far spostare indietro il cantante perché verrebbe modificata la risposta in frequenza della voce.  Quando deciderete di fare un upgrade e acquistare il vostro primo preamplificatore per voce tenete a mente questi due consigli. Se è possibile provate sempre il preamp perché non è detto che il prezzo alto corrisponda al miglior prodotto e soprattutto non è detto che funzioni correttamente. Potresti portare a casa un’apparecchiatura difettosa che porta all’interno della tua catena fruscii o che stravolga il suono. Il secondo consiglio è quello di leggere bene le schede tecniche per essere sicuro di cosa stai acquistando. Sono in vendita alcuni preamplificatori definiti “ad emulazione valvolare” che integrano al loro interno semplicemente un piccolo processore di segnale che “tenta” di riprodurre l’effetto delle valvole con scarsi risultati. Ricordatevi che se un elemento della tua catena audio crea dei problemi, quest’ultimi si ripercuotono su tutta la catena audio facendo vanificare tutti gli sforzi fatti.

In conclusione quindi abbiamo 4 aspetti su cui soffermarci: il cantante, la stanza, il microfono e il preamplificatore. Il consiglio è quello di prendersi del tempo e iniziare a pianificare come migliorare questi quattro punti affrontandoli uno ad uno per capire come migliorare al più presto senza fare spese folli e inutilmente esagerate.

 

 

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